Autoconsumo e risparmio tramite impianti fotovoltaici in scambio sul posto
Fotovoltaico Scambio Sul Posto: L'autoconsumo e lo Scambio sul Posto
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- Categoria: Scambio sul Posto fotovoltaico e autoconsumo
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Fotovoltaico Scambio Sul Posto: L'autoconsumo e lo Scambio sul Posto. Affrontiamo qui il concetto di autoconsumo per un impianto fotovoltaico in scambio sul posto
Prima di rispondere a questa domanda vediamo di capire cosa intende esattamente lo scambio sul posto per autoconsumo., o meglio per “autoconsumo in sito”. Un utente autoconsuma l’energia prodotta dal proprio impianto quando l’energia prodotta viene utilizzata direttamente senza passare dalla rete. L’energia prodotta viene in questo caso utilizzata al momento della sua stessa produzione.
Un impianto fotovoltaico in funzione e connesso in rete, infatti, produce Kwh. Questi Kwh di corrente elettrica hanno due sole possibili “vie di utilizzo”: possono essere utilizzati direttamente e istantaneamente dall’utenza, oppure possono venire immessi nella rete elettrica nazionale, a disposizione di altri utenti. L’energia elettrica in un impianto senza batterie di accumulo, infatti, non viene immagazzinata. Quindi, se non viene istantaneamente autoconsumata, verrà immessa direttamente nella rete elettrica.
Lo Scambio sul posto intende quindi l’autoconsumo di energia come un autoconsumo istantaneo, ovvero attuato al momento stesso della produzione.
Dicevamo quindi:quali sono i benefici derivanti dalla possibilità di autoconsumare istantaneamente l’energia prodotta?
Il primo beneficio economico deriva dalla possibilità di ridurre notevolmente le bollette elettriche. Autoconsumando il più possibile, infatti, si avrà la possibilità di ridurre drasticamente i prelievi dalla rete e quindi l’acquisto di energia dalla rete elettrica. Ricordiamo qui che quando si acquista energia dalla rete, quando si pagano le bollette, in fattura vengono pagate non solo le quantità effettive di energia prelevata, ma anche e soprattutto una moltitudine di altri oneri legati ai servizi di fornitura, distribuzione, dispacciamento, ecc… A questi costi vanno aggiunte tasse, accise ed altri costi aggiuntivi.
In definitiva l’energia pagata in bolletta viene a costare circa il doppio del costo effettivo dell’energia sul mercato energetico.
Indicativamente in bolletta abbiamo costi di minimo 0,19 €/Kwh, anche se si arriva anche a 0,35 €/Kwh.
Sempre molto indicativamente il prezzo della sola energia è intorno ai 0,09 – 0,11 €/Kwh. Questo è sommariamente il valore che viene dato all’energia venduta alla rete.
Questo è il primo motivo, dunque, per il quale conviene sfruttare il più possibile l’autoconsumo istantaneo dell’energia prodotta dall’impianto.
Perchè l’energia acquistata dalla rete risulta più onerosa rispetto al valore che avrebbe se questa fosse venduta alla rete elettrica.
L’energia in prelievo ha quindi un prezzo maggiore rispetto al prezzo riconosciuto in immissione in rete. Per questo se si ha una utenza da soddisfare è meglio soddisfarla con l’energia del proprio impianto piuttosto che acquistare dalla rete.
In definitiva l’autoconsumo in sito dell’energia prodotta dall’impianto conviene. Conviene perchè viene bypassato l’utilizzo della rete elettrica che comporta di per sè significativi oneri. Autoconsumare era e rimane (oggi ancor di più) il fattore di maggior risparmio, tanto che inizia oggi a diffondersi il mercato delle batterie per l’accumulo dell’energia prodotta (usato appunto per massimizzare l’autoconsumo).
Autoconsumando il più possibile il titolare dell’impianto fotovoltaico potrà ridurre notevolmente i tempi di rientro dai costi sostenuti per la realizzazione dell’impianto e conseguire maggiori benefici economici.